I tre tipi di illuminazione da considerare nel proprio ristorante

11 Dicembre 2020

La luce non è soltanto un elemento indispensabile per vivere il ristorante. E’ una parte costituente del design che si integra con la nostra idea di business, la cornice ideale per valorizzare la portata da servire.
Ci sono diverse tipologie di illuminazioni, ognuna con un proprio scopo ben preciso. Vediamo come vengono suddivise.

1- Illuminazione ambientale. E’ la fonte di luce primaria di una stanza e rende visibile lo spazio circostante la persona, consentendo di orientarsi, di muoversi e vedere liberamente. E’ un illuminazione uniforme e definisce le linee guida di una sala. Si traduce solitamente con luci ad incasso o plaffoniere che garantiscono una buona luminosità ambientale, rendendo il soffitto la sorgente primaria di luce.

2- Illuminazione da lavoro. Si presenta spesso sotto forma di lampade a sospensione o da tavolo. Questa categoria di luci si focalizza su un punto specifico e facilita lo svolgimento di una particolare attività. Esempi di questa tipologia sono le barre luminose da cucina che sono concentrate sui piani cottura o in zone preposte alla lavorazione degli alimenti

3- Illuminazione d’accento. E’ puramente decorativa e richiama l’attenzione della persona su elementi che vogliamo far risaltare nel nostro locale come un quadro o un mobile particolare Questi oggetti d’arredo di solito vengono illuminati da applique a pareti e faretti: elementi che spostano l’attenzione esattamente su ciò che riteniamo di valore, conferendo densità agli spazi e attenzione su dei punti specifici. 

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